Malattia cardiovascolare prematura dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Basilea, in Svizzera, hanno valutato l’incidenza ed i fattori di rischio di eventi cardiovascolari in 256 pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche ( HSCT ) tra il 1980 ed il 2000 e sopravvissuti per almeno 2 anni.
I risultati sono stati comparati con una coorte di 145 pazienti trattati durante lo stesso periodo con HSCT autologo.
L’età mediana dei pazienti con HSCT allogenico all’ultimo follow-up era di 39 anni.
Il periodo osservazionale mediano è stato di 9 anni.
Diciotto ( 6,8% ) pazienti dopo trapianto allogenico e 3 ( 2,1% ) dopo trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche hanno manifestato eventi arteriosi.
L’incidenza cumulativa del primo evento arterioso dopo HSCT allogenico è stata 22,1% a 25 anni.
L’incidenza cumulativa dopo 15 anni dal trapianto allogenico è stata 7,5% rispetto al 2,3% dopo trapianto autologo.
Dopo un aggiustamento per età, il rischio di un evento arterioso è risultato significativamente più elevato dopo HSCT allogenico ( RR 6,92; P=0,009).
All’analisi multivariata, il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche ed almeno 2 di 4 fattori di rischio cardiovascolare ( ipertensione, dislipidemia, diabete, obesità ) sono risultati associati ad una più alta incidenza di eventi arteriosi dopo HSCT.
Dallo studio è emerso che nel lungo periodo i sopravvissuti dopo trapianto allogenico sono ad alto rischio per malattia vascolare arteriosa prematura.
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche potrebbe favorire l’emergere di fattori di rischio, come l’ipertensione, il diabete e la dislipidemia. ( Xagena2007 )
Tichelli A et al, Blood 2007; 110: 3463-3471
Emo2007 Cardio2007
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